maschile e femminile nel mondo

MASCHILE E FEMMINILE PER LA GUARIGIONE DEL PIANETA

Il seguente brano è tratto dal libro “Il Maschile sacro” ed è comparso precedentemente in “Eticamente” quando ancora inedito.

“Di base, la distruzione ambientale, le pratiche della disparità materiale tra i popoli, della violenza, della tortura e della guerra, la mercificazione di esseri umani (dalla schiavitù alle tratte di oggi, fino ai bambini soldato), il fenomeno della violenza nella coppia e in famiglia, fino all’allucinante dissacrazione della donna nei testi di certi pseudo-rapper odierni, sono tutti eventi dovuti alla carenza di energia femminile nel mondo, verificatasi negli ultimi millenni e in modo sempre più fitto, veloce ed evidente fino ad oggi.

energia femminile
Disegno di Miho HIrano

Secondo gli induisti, si tratta di una forma di energia fondamentale, che sta alla base della realtà e della vita. Non ha niente a che vedere né con atteggiamenti, né tantomeno con genere e orientamento sessuale.

Si chiama Shakti. La forza divina maschile Shiva crea, e Shakti porta alla realizzazione: incanala, infonde il soffio vitale, dà movimento e vita. Materializza, manifesta.

 

Queste due energie nei miti si coniugano in tante divinità, con diversi volti e diverse funzioni, in tutte le culture del mondo. Uno degli aspetti, o estensioni, o manifestazioni di Shakti, la forza fondante femminile, è Lakshmi.

Come scrivevo nel mio libro precedente, Gemelli tantrici”:

Il consorte divino di Lakshmi è Vishnu. Il dio che è preposto a mantenere l’ordine nel mondo materiale, nella nostra dimensione.

Il mito racconta che Lakshmi fosse stata offesa dal dio degli dei, Indra, il quale aveva trattato con disprezzo la sua grazia: il buon auspicio. Lakshmi non fa parte delle dee feroci e quando si offende semplicemente si offusca e se ne va. Ma quando se ne va Lakshmi lascia dietro di sé automaticamente desertificazione, di vita e di cuori.

Tutto ciò che conosciamo come salute, fortuna, equilibrio sentimentale, amore, fama, comodità, benessere in genere, viene dalla manifestazione di Lakshmi nel nostro mondo e nella nostra vita.

Togli l’energia-Lakshmi e rimangono fiori secchi, muore l’erba, gli uomini diventano severi e chiusi e le donne impoverite nel cuore, il deserto prende il posto di prati e foreste, i raccolti muoiono o non nascono, i governanti abusano del loro potere anziché pensare all’interesse comune, ricchi e poveri vengono separati da un abisso umano e materiale.

Nel mito, Lakshmi si era andata ad avvolgere sui fondali dell’Oceano di Latte, che per l’induismo è il piano di coscienza infinita e di caos originario e creativo. Vishnu conosce molto bene quelle regioni, perché vi passa eoni interi tra una sua intera creazione e l’altra. Così, si arma di infinita pazienza, benevolenza e della compagnia di tutti i demoni e gli dei insieme per andare a “risvegliare” Lakshmi, a riportarla nel mondo affinché possano rinascere l’amore e la vita. Lui da solo non può farlo. Quale emanazione di Shiva, anche Vishnu può creare quello che vuole, ma senza il soffio vitale della sua consorte cosmica, nulla prende forma e vita.

Nel setacciare l’oceano divino, è interessante notare come tutte queste forze celesti ritrovino tantissimi doni importanti, prima di trovare la dea.

Una bellissima metafora di come lungo il cammino per la nostra unificazione interiore e per la conquista di noi stessi, molti siano i punti di comprensione, le intuizioni e le scoperte che andiamo a trovare e ad aprire. Doni preziosi che, concentrati sul nostro obiettivo e sui nostri sforzi, non avevamo calcolato e che consiglio di onorare e ringraziare profondamente, perché, come nelle fiabe, tutto concorre a creare i singoli scalini, le chiavi e gli strumenti per saper affrontare l’obiettivo centrale, quando sarà il suo momento.

Alla fine di questa grande ricerca, Lakshmi sente l’essenza del suo consorte cosmico e attraverso il suo respiro riesce e acconsente a risvegliarsi e a risalire.

Si compie così di nuovo, come attraverso gli infiniti mondi che sono esistiti, il matrimonio cosmico tra il Maschile e il Femminile archetipico, sacro: l’unione e la riunione della dea Lakshmi e del dio Vishnu.

Tale è il matrimonio che deve compiersi dentro di noi, prima di riuscire a bilanciare l’esterno e i suoi avvenimenti. Chiamerò questa unione di polarità, facenti parti di ognuno di noi, coppia interiore.”

energia femminile
Foto di Willgard

L’uomo, a causa di un tipo di educazione anaffettiva e pseudo-militaresca che si è inconsapevolmente cristallizzata nei secoli, ha perso la sua capacità di abbracciare il proprio Femminile.

In particolare:

  • La capacità di manifestare apertamente i propri sentimenti (con gesti e parole)
  • La capacità di condividere le proprie debolezze e vulnerabilità
  • La capacità della tenerezza in tutto ciò che fa e che esiste.

Di conseguenza, anche:

  • La capacità di stare accanto a una donna quando soffre o manifesta apertamente sentimenti ed emozioni.

Io riassumo tutto questo sotto un’unica voce: la perdita dell’esperienza dell’intimità.

Tutto ciò ha portato a impoverire la polarità maschile. E, di conseguenza, a impoverire il mondo. Perché la polarità maschile, tanto quanto quella femminile, è in tutto ciò che esiste.

Forse, l’uomo si era illuso di limitare il proprio operato al genere umano, senza rendersi conto che tutto è collegato.

Ma se l’uomo è fatto “a immagine e somiglianza di Dio”, come ci diceva il Cristo ma come sostengono anche tutte le scuole di pensiero antiche e le religioni pagane (e non solo), ciò che l’uomo fa o pensa o sente, va a creare la realtà esterna: va a influire sull’equilibrio dell’intero sistema-pianeta.

Perché non si tratta in nessun caso di azioni rinchiuse in sé (torturare o violentare una persona, appiccare un incendio a una foresta, dichiarare guerra, andare a caccia, e tanto altro), ma si tratta di emanare e muovere determinate energie nell’intero sistema-cosmo, di cui siamo parte integrante. E quelle non le limiti, non le racchiudi. Si aprono e si irradiano ovunque come i cerchi nell’acqua.

maschile e femminile per il pianeta
Foto di PIRO4D

COS’E’ IL “MASCHILE SACRO”?

Quello che nel mondo olistico o spirituale si definisce “Maschile sacro”, come il “Femminile sacro” al femminile, è la forma di maschile nel suo grado più evoluto ed elevato.

Quello che ha imparato a rendere manifeste nella sua vita quotidiana e nelle sue relazioni con gli altri caratteristiche utili e positive degli archetipi maschili divini. In maniera cosciente.

Quello che è diventato consapevole e ha vinto i propri demoni, curato le proprie ferite, quello che non agisce o reagisce più secondo condizionamenti, quello che non colpevolizza più e non giudica più l’altro/a, colui che vive nel non-giudizio.

Quello capace di “intimità” (che non è “sesso”).

Quello disponibile ad esporsi, disponibile al vuoto e al pieno, consapevole delle energie esistenti nel sistema-cosmo, consapevole del potere dell’energia sessuale, consapevole di sé e del proprio potere di riconnettersi sempre alla fonte primaria per rigenerarsi ed espandersi.

Ma non è qualcosa di separato da certi uomini inconsapevoli che possiamo conoscere o incrociare nella nostra vita. E’, praticamente e a tutti gli effetti, la loro estensione. Il loro prolungamento verso la “fonte”, la loro saggezza interiore, che si allaccia a quella universale.

Tutti gli uomini sono potenziali Maschili sacri. Solo che questo loro potenziale è stato coperto. Ma i modi per ripristinarlo esistono e stanno riemergendo. Volere è potere.”

Dal LIBRO DI SONIA SERRAVALLI SUL MASCHILE:

“IL MASCHILE SACRO”


 

La Guarigione Del Pianeta Arriva Dall'Equilibrio Tra Maschile E Femminile


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