alberi e idee errate

ALBERI E IDEE SBAGLIATE

DIAMOCI UN TAGLIO

(Tratto da un testo di Legambiente)

Cosa c’è da sapere

Gli alberi che occupano i nostri spazi verdi, pubblici e privati, necessitano di manutenzione, non perché lo richiede la natura (che ha dato all’albero la sua forma naturale, l’habitus, perché viva bene con quella), ma per permettere la tranquilla convivenza tra persone e piante. Bisogna però intervenire nel modo corretto, ed è fondamentale ricordare che gli alberi sono vivi, pertanto, ad ogni nostra azione corrisponderà una loro reazione: prevedere la reazione al nostro intervento, così da ottenere i risultati desiderati, significa eseguire una corretta potatura.

Sul verde pubblico c’è purtroppo una grandissima inconsapevolezza di fondo, che ha come conseguenza:

  • la scelta sbagliata degli alberi che vengono messi a dimora, ignorando quali specie sono adatte per un certo luogo, sia per le dimensioni che raggiungeranno che per le caratteristiche della vegetazione, nonché del fabbisogno idrico della specie in questione
  • il mancato rispetto della distanza tra gli alberi, che se piantati troppo vicini si svilupperanno eccessivamente in altezza e cresceranno deboli e malati
  • il mancato rispetto del giusto periodo di potatura

Cos’è la capitozzatura

E’ quel procedimento di taglio per cui di un albero si conserva solo il tronco, privandolo di tutta la ramificazione.  Capitozzare è un retaggio che viene dalle pratiche agricole di un tempo, quando da un albero (quasi sempre il salice bianco o il platano, ma anche il gelso, l’acero campestre e l’olmo campestre) si desiderava ottenere periodicamente la produzione di rami per l’utilizzo in campagna (legacci, cesti) o per fare frasca per gli animali.

alberi capitozzati
Foto di Nero Neronis

Idee sbagliate e  false opinioni: diamoci un taglio

Alcuni concetti sbagliati si sono radicati in chi conosce poco le piante e ne derivano così illogiche paure: l’albero cadrà, danneggerà le case, si ammalerà, romperà il selciato, sporcherà con le foglie e intaserà gli scarichi, toglierà la luce, attirerà topi, insetti e uccelli, darà fastidio alle automobili. Alla fine, tutti pensano che più si pota e migliore è il lavoro, quindi si ritiene che la capitozzatura sia una cosa ben fatta. Proviamo invece a “darci un taglio” e ascoltare dei pareri competenti.
                 

L’albero ha bisogno di essere potato, così si rinforza    FALSO!

Dopo una potatura troppo drastica l’albero affronta almeno quattro problemi fondamentali:

  • carenze nutrizionali per la mancanza di fogliame, perché l’albero assorbe i nutrienti con le radici ma le può utilizzare solo tramite le foglie, con la fotosintesi clorofilliana che ne ricava gli zuccheri, la vera fonte di energia;
  • la cicatrizzazione delle ferite, necessaria per impedire la penetrazione di funghi e patogeni
  • la necessità di un immediato schermo solare per proteggere il fusto rimasto scoperto;
  • il riequilibrio della chioma con le radici. 

idee sugli alberi

Bisogna ridurre l’altezza e l’ampiezza degli alberi, altrimenti cadono    NO! 

 La chioma che si forma dal capitozzo non è attaccata al tronco saldamente come l’originale, perchè ancorata solamente agli strati più superficiali della branca genitrice. Così rami anche di notevoli dimensioni possono schiantare da un momento all’altro, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini. Si parla, in gergo tecnico, di “scosciature”.  Con la capitozzatura non si rende un albero più forte nei confronti del vento, perchè la ricrescita veloce e forzata di nuovi rami rende l’albero molto più vulnerabile, rischiando lo sradicamento e la rottura. Quindi si ottiene un effetto contrario a quanto desiderato

 

Con la capitozzatura evitiamo che un albero cresca troppo    FALSO!    

È impossibile ridurre in questo modo la grandezza di un albero: dopo una violenta potatura questo aumenterà il suo ritmo di crescita per rimpiazzare la parte perduta, e in pochi anni, se l’albero non è nel frattempo morto a causa della capitozzatura, ritornerà alle dimensioni precedenti.

Solo una corretta potatura di formazione, cioè quando l’albero è ancora giovane, permette di intervenire agevolmente in seguito per controllarne la crescita. Curiosamente, invece di procedere alla potatura di alberi giovani, in prevalenza si potano drasticamente alberi di una certa età, spesso secolari. Così di una creatura maestosa e brillante del suo colore verde resta solo lo scheletro!

 

 Un albero lasciato a se stesso cresce male, è brutto    NO!

Gli alberi hanno molte forme e dimensioni finalizzate principalmente a catturare la luce in modo ottimale. L’innumerevole varietà di architetture definisce l’identità di ogni specie arborea e ne costituiscono il carattere fondamentale e la bellezza.  Le piante esistono da molto più tempo di noi, ci hanno visto arrivare e con ogni probabilità ci vedranno andare via… non hanno assolutamente bisogno dell’uomo.

Potando troppo e male l’albero cresce a dismisura, con una chioma totalmente disordinata e intricata. L’albero perde l’armonia naturale della sua forma e allora sì, diventa brutto. Con la capitozzatura vengono creati dei “mostri”!

potature sane

I vantaggi di una folta chioma

Alberi vigorosi e dalla folta chioma ci offrono molteplici benefici ed importanti eco-servizi :

  • gli alberi producono ossigeno e sono molto efficaci nella lotta alle polveri sottili e per il miglioramento della salubrità dell’aria. È stato calcolato che gli alberi possono ridurre fino ai 1/4 l’inquinamento prodotto da anidride carbonica (Co2). Piantati in punti strategici, gli alberi possono diventare una barriera antismog e fare da filtro dell’aria. Con i tempi che corrono, in cui le problematiche della CO2 e dell’inquinamento dell’aria in Veneto sono particolarmente serie, le potature selvagge e senza criterio dovrebbero essere bandite.
  • gli alberi contribuiscono all’abbattimento della temperatura dell’aria e del suolo, perché hanno la capacità di utilizzare gran parte dell’energia solare tramite la traspirazione e la fotosintesi, favorendo così l’abbassamento delle temperature dell’aria fino a 3°. “L’isola di calore urbana” (Urban Heat Island – UHI), ovvero quell’area della città in cui la temperatura generale è fortemente amplificata dai materiali artificiali, dall’asfalto delle strade e dagli edifici, può essere mitigata con una buona alberatura. L’isola di calore nei periodi estivi provoca un’emergenza sanitaria, e spinge poi a utilizzare condizionatori d’aria con grande dispendio di energia elettrica. Capitozzare gli alberi in città o abbatterli significa, nei mesi più caldi, procurare un danno molto grave alla salute dei cittadini.
  • gli alberi sono custodi della biodiversità, perché ospitano e danno rifugio a tanti animali: in primo luogo uccelli, ma soprattutto tanti invertebrati, e tra questi molti sono predatori utili per controllare le popolazioni di insetti nocivi. In particolare, i fiori attirano frotte di parassitoidi. Inoltre, rami e foglie servono anche come strutture di sostegno per le ragnatele di molte specie di ragni, che fungono da veri e propri filtri anti-insetti.

Vedi anche l’articolo: Il bosco in città – Miti da sfatare sugli alberi

alberi idee sbagliate

La moderna arboricoltura è assolutamente contraria alla stroncatura e capitozzatura degli alberi, considerandole pratiche dannose. Eppure, malgrado più di 25 anni di letteratura che ne spiega i pericolosi effetti, la capitozzatura rimane una pratica diffusa. È necessario quindi aggiornarsi e soprattutto contrastare fermamente chi ancora la mette in atto per gestire gli alberi cittadini.

C’è da considerare, infine, l’impatto economico di questa pratica, che risulta un inutile spreco di denaro perché:

  • si avrà la formazione di rami che presto diventeranno pericolosi;
  • se il tipo di albero in questione non sopporta tagli drastici (ad es. le betulle, o i pini) si avrà la morte dell’albero, che dovrà essere rimosso e rimpiazzato;
  • se l’albero sopravvive richiederà costanti potature per diversi anni, per rimuovere i rami che sono spuntati deboli e pericolosi.

Inoltre, in caso di danni causati da un albero capitozzato, si rischiano azioni legali, poiché la capitozzatura è riconosciuta dai tribunali come pratica dannosa e pericolosa.

(Tratto da: https://www.legambientelimena.it/?p=2783) – (In copertina acquerello di Manuela Ferraresi)

AGGIUNGO a scanso di equivoci:

 Esiste un albero che “va potato con capitozzatura” o “sopporta bene la capitozzatura”?    NO!

Non esiste un albero nato per essere capitozzato o predisposto alla capitozzatura.

CONSIGLIO:

Ai cittadini: di diffondere ai loro amici e conoscenti queste informazioni fondamentali, di prenderne atto e seguirle loro stessi. Di parlarne con i propri giardinieri (visto che non sono arboricoltori) e pretendere che non agiscano contro queste norme (che sono presenti anche nei vari Regolamenti del Verde comunali).

Agli arboricoltori: sarebbe auspicabile che poteste rendere i vostri prezzi prima possibile più accessibili a tutti e competitivi con quelli dei tanti giardinieri in circolazione, in modo che sempre più cittadini possano avvalersi dei vostri servizi. Mi rendo conto che la qualità si paga, ma è la qualità che deve diventare la norma, al servizio di tutti – non possono l’ignoranza, la rovina del verde e la corsa al ribasso continuare a costituire la norma.

A tutti: ricordiamoci che un albero non è “solo un albero”: l’ossigeno è di tutti e senza gli alberi non avremmo mai potuto neanche esistere.

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(Sonia Serravalli)


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