Risveglio della Kundalini

LA DEA DORMIENTE

LA LIBERAZIONE DI KUNDALINI

Tra le divinità tantriche, Durga è l’energia attivatrice del cosiddetto “risveglio della Kundalini”.

L’esplosivo, la forza prorompente in grado di frantumare le incrostazioni delle abitudini mentali ed emotive e in grado di “dare il la” al famoso sacro serpente di energia che dorme acciambellato attorno al nostro osso sacro: appunto, la Kundalini.

Una volta che questa forza si è risvegliata in noi, o meglio una volta che siamo diventati sensibili e familiari ad essa, ciò ci porta a spostare l’energia che diamo all’esterno verso l’interno. In effetti, secondo Teal Swan (e io concordo con lei) questa energia non è mai stata “dormiente”, perché la Kundalini è la stessa energia della vita (quella che chiamiamo comunemente energia sessuale), e se in noi dormisse noi saremmo morti.

La differenza la fa la conoscenza di noi stessi e l’espansione delle nostre percezioni.

Iniziamo ad ascoltarci fisicamente e a sentirci come mai prima: siamo in contatto diretto con noi stessi e con i nostri centri energetici, oltre che con il nostro corpo fisico. Inspiegabili sentimenti di entusiasmo, di gioia, di gratitudine e di energia in eccesso si risvegliano. Oppure, si possono anche avere crolli di energia ed inspiegabile stanchezza.

Qualcosa di diverso si è attivato. Qualcosa di divino si sta destando da un lungo sonno di sconnessione e inconsapevolezza. Stiamo parlando del “risveglio della Dea”: della nostra presa di coscienza della Kundalini.

Kundalini e risveglio
Image by Ynsemrekryl

Il “risveglio” della Kundalini è auspicato e ricercato alacremente da ricercatori spirituali e praticanti di mezzo mondo, mentre è ancora temuta da psicologi e neurologi.

Lo stesso Carl Jung identificò con la Kundalini l’inconscio e arrivò a temere un suo risveglio, paventando una prevaricazione di esso sul soggetto. Anche se personalmente si dedicò a tanti tipi di sperimentazione nel mondo delle energie invisibili e poco considerate in Occidente.

Lo scrittore e studioso di psicologia Diego Pignatelli per esempio ci parla di quella che gli scienziati hanno descritto come sindrome da Kundalini:

“La Kundalini affascina molti occidentali per il suo lato esoterico. Tuttavia non va sottovalutato il lato pseudo-patologico della Kundalini Syndrome, ovvero la sindrome da Kundalini.

Molti scienziati e psicologi sono all’opera per cercare di decifrare questo enorme mistero dell’anima serpentina”.

Tuttavia, l’equipe di Stanislav Grof è un passo più avanti delle altre. Stanislav Grof ha individuato in questo “potere serpentino” una propria crisi di risveglio che egli definisce di Spiritual Emergency. La Kundalini è un processo di risveglio che potrebbe richiedere mesi ed anni ed è accompagnata da sintomi di destabilizzazione del soggetto.

Tuttavia la Kundalini Syndrome viene annoverata come vera e propria crisi transpersonale e gli studiosi ammettono che lo stato di Kundalini è dovuto ad un prolungato ed intenso esercizio spirituale come lo yoga o come risultato di esperienze passate ed incontri con la morte nelle N.D.E. (Near Death Experiences). La Kundalini in ogni caso funge da vero e proprio risveglio pseudo-patologico che se mal interpretato o diagnosticato potrebbe essere confuso con una patologia da psicosi, psicosi depressiva o borderline. I sintomi della Kundalini sono di ordine fisio-patologico o psicotico e non si scarta l’ipotesi di vere somiglianze con la schizofrenia.”

Questo il linguaggio della scienza.

Certamente non si può scherzare con qualcosa di così importante, ma il liberare dalle resistenze questa energia inconsapevole in noi può davvero espandere la coscienza e trasportarci rapidamente molto vicino a chi siamo veramente, ad un vero allineamento con la nostra essenza e con le sorgenti di energia transpersonale, universale, da cui traiamo i nostri poteri, la nostra saggezza incontaminata e la nostra forza profonda.

Perché dunque la scienza parla di “sindrome” o “patologia”?

Perché una volta provate queste cose, non potrai più accettare la tua vita di prima o tanti dei suoi aspetti…

Kundalini in risveglio

Da Sally Kempton, “Il risveglio della Shakti“:

Il risveglio della Kundalini è una sorta di esplosione con la dinamite che spezza la roccia – in questo caso, la roccia che ci cementa nel sentimento di separazione e di dualità. Può darsi che non comprendiamo immediatamente che cosa è successo. Le vecchie strutture della mente, del corpo e del cuore possono rimanere al loro posto per qualche tempo, dopo lo sconvolgimento iniziale, ma il cemento che li teneva insieme è stato dissolto.

Solo una forza potente come l’energia di Durga può rompere le rocce fossilizzate delle nostre abitudini karmiche profonde. Può sciogliere gli schemi neuronali.

Il sottile risveglio della Kundalini ci darà un più profondo accesso agli stadi meditativi. Potrà inviare luce ed energia che balzeranno in su lungo la spina dorsale, onde di beatitudine scorreranno attraverso il corpo. Il senso di alienazione si sbriciolerà, così come i sentimenti di oscurità e di leggera angoscia, e ci darà una sensazione spontanea di collegamento con tutto ciò che è. Saremo sopraffatti da sentimenti d’amore.

Kundalini potrà anche far emergere e poi fare uscire da noi strato per strato le nostre ombre (rabbia, paura, dolore che teniamo nascosti), in modo da non essere più governati dalle emozioni demoniache.”

KUNDALINI O PRANA

Tale forza vitale che custodiamo in noi dalla nascita viene chiamata anche energia pranica, Ki o bioenergia.

Nella tradizione tantrica, entrare in contatto con questa energia e sentire che inizia a muoversi e a risalire è considerata un’esperienza mistica straordinaria, praticamente il fulcro della pratica.

Una volta attivata, la persona ci metterà un po’ ad adattarsi a un nuovo modo di percepire le cose e anche a nuove capacità che non credeva di avere.

Il processo di trasformazione poi, verso questa espansione, può durare mesi o anni.

Diverse culture hanno utilizzato l’immagine archetipica di un serpente che attraversa il corpo dal basso all’alto e questo ci fa rendere conto che si tratti di un’idea universale, chiaramente coincidente che la nostra struttura energetica. E, soprattutto, con il modo ondulare con cui sentiamo questa energia – da qui il serpente.

Pensi che la simbologia antica non ci riguardi? Eppure anche fuori da ogni farmacia utilizziamo un simbolo che è una vera e propria mappa dei sette chakra, indicati chiaramente dai punti di intersecazione di, guarda caso, due serpenti in risalita. Il caduceo.

Kundalini e caduceo

Che cos’è il caduceo se non l’illustrazione dei due principi fondanti e complementari, Ida e Pingala: Shiva e Shakti, Maschile e Femminile?

Dunque, con tutte le precauzioni del caso e possibilmente sotto la guida di una scuola o di una persona fidata (a meno che la cosa non avvenga spontaneamente e lo comprendiamo solo quando incontriamo la teoria), liberare la nostra energia Kundalini è un passo potente per renderci più autentici, per smascherare i nostri preconcetti, per “vedere in trasparenza”, per percepire cose, dentro e fuori di noi, che prima non coglievamo neanche.

La Kundalini può essere rilasciata (liberata dai suoi freni e blocchi) praticando yoga, i mantra, certe meditazioni oppure da determinate esperienze che ci coinvolgono – fino ad un certo punto inconsapevolmente. Tra queste, l’incontro con la nostra controparte animica, altresì detta “Fiamma Gemella“: l’altra polarità della nostra anima.

La Kundalini è l’energia per eccellenza: l’energia sessuale latente, il concentrato vitale da cui tutto muove.

(Articolo: Sessualità sacra)

Di conseguenza, certe meditazioni possono addirittura portare ad una sorta di eccitazione sessuale, anche quando ci si concentra su parti non direttamente interessate nell’atto sessuale considerato a livello fisico.

È una parte della pratica spirituale e della ricerca su se stessi che mi ha sorpresa quando ero già piena di sorprese: un regalo inaspettato per cui quasi non avevo più mani!

La sorpresa nel mio caso è stata che solo dopo aver provato certi stati fisici ed emotivi (eccitazione, amore potente e calore a livello del cuore, pace profonda, beatitudine, stabilità profonda, silenzio fondamentale) ho potuto comprenderli andandoli a ritrovare in libri e articoli. È stato come venire presa per mano da persone che sapevano già tutto, dopo aver imparato a camminare, e scoprire che non stavo pestando un terreno nuovo o immaginario o folle e che ad attendermi c’erano tante presenze: che non ero sola, come spesso ci viene da pensare un po’ a tutti.

Naturalmente, poi, come in tutte le cose, serve esercizio per imparare ad attivarla/sentirla quando vogliamo e, in generale, per imparare a gestirla, mentre nelle prime fasi potrebbe sorgere in noi in maniera spontanea a seguito di determinati lavori su se stessi.

È importante sapere che il punto non è tanto se la Kundalini sia o no “accesa”, ma a quale grado lo sia e soprattutto quali siano le resistenze che la limitano.

Quindi, ciascuno di noi potrebbe esperirla con un’intensità diversa, modificabile nel tempo. La Kundalini può arrivare fino a un determinato chakra o attraversarli tutti fino a quello della corona, le percezioni e i livelli di coscienza saranno dunque differenti a seconda dei casi.

Da “Kundalini Energia Divina” di Cyndi Dale:

“Immaginate che si apra una porta, una porta di cui non conoscevate nemmeno l’esistenza. Dall’altra parte splende una luce, e voi restate senza fiato. Che cos’è questa luce? Da dove proviene? E voi che cosa dovreste farne?

Vi guardate attorno, non sapendo bene se desiderare che qualcuno noti tali effetti della vostra trasformazione, specialmente quel desiderio di “fare salti di gioia”. Come potrete spiegare queste alterazioni ai vostri amici e parenti, e tanto più a voi stessi? Alla ricerca di una risposta, finalmente guardate la porta vera e propria. Sì, reca un’insegna: “Kundalini”.

Qualunque cosa sia, ne volete ancora.

Tutti fanno così, da sempre, fin dalla notte dei tempi.”

Il risveglio di questa potenzialità è la chiave dell’illuminazione e della comprensione dell’unità di tutte le cose.

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Questo articolo fa parte del mio terzo libro relativo alla Coppia sacra, alle Fiamme gemelle o Gemelli tantrici e al sacro Maschile-sacro Femminile:

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Se hai vissuto qualche esperienza che si avvicina a quelle descritte nell’articolo, ti invito a condividere nei commenti qui sotto, grazie per essere qui!


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4 Commenti

  1. Grazie per diffondere esperienza su ciò che tanti di noi hanno vissuto e non hanno mai avuto modo di rendere pubblico, a un pubblico che non ha ancora sete di Verità ma di notizia..
    Ma é ora di parlare, liberamente.
    Il tempo é arrivato, almeno per me.
    Il viaggio continua ✨

  2. Buonasera,
    Leggo e mi ricordo esattamente di quando tutto questo è successo in me..È durato molto tempo, ma nel 2014, grazie ad un incontro, si era risvegliata del tutto la dea.
    Non so per quale strano motivo, è tornato il blocco e vivo malissimo.
    Sono consapevole che è un processo interiore, ma faccio molta fatica a ritrovare la strada.
    Vorrei tanto risvegliata nuovamente.

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