abete sacro

LE VERE ORIGINI DELL’ALBERO DI NATALE

LE ORIGINI PAGANE DELL’ALBERO DI NATALE

Sei ancora fedele all’antico, sacro albero o ti attieni alla simbologia della Natività (presepe), fatta passare per “cristiana” ma anch’essa di origini più antiche?

Comunque la si rigiri, non possiamo disconnetterci dalle nostre radici profonde, che vanno molto più indietro di duemila anni e ancora attingono a un humus sepolto sotto gli strati del cristianesimo, del cattolicesimo e degli ultimi secoli di razionalismo e positivismo.

Se raccontaste a un albero di aver provato a rifiutare o mistificare le vostre stesse radici, credo che imparerebbe a ridere… o vi riterrebbe creature degeneri.

Ecco qui alcuni brani tratti da diverse fonti sulle vere origini dell’albero di Natale e della sua simbologia, per allietare le tue serate in questo periodo uggioso!

origini albero di Natale
Image by Majabel Creaciones

“L’usanza di decorare abeti si diffuse rapidamente fra i Celti, nonché fra le popolazioni vichinghe più vicine all’Artico: la durata imperitura del pino, nonostante la mancanza della luce del sole per diverse settimane, generava grande fascino e dedizione. In particolare, i vichinghi ritenevano che l’abete rosso avesse delle proprietà magiche, tanto da essere responsabile con il suo potere del ritorno proprio della luce solare.

I pini venivano perciò abbelliti con ghirlande e frutti, mentre i rametti usati per decorare le abitazioni.

Non solo Nord Europa però, poiché anche i Romani erano soliti riempire le loro abitazioni con rami di pino durante le Calende di Gennaio, mentre nell’antichissima regione di Canaan, dove oggi sorge la Palestina, alcune varietà d’abete venivano scelte per formare dei boschetti sacri, dei luoghi di spiritualità e contatto con il divino posti sulle cime delle alture.”

“L’usanza dell’Albero di Natale così come lo si intende oggi nasce in tempi recenti, in particolare nel corso del Medioevo tedesco. Sebbene il Cristianesimo abbia incorporato nei secoli numerose tradizioni di origine pagana, sembra che la Chiesa inizialmente vietò di abbellire abeti in occasione del 25 dicembre, preferendo invece l’uso dell’agrifoglio. La popolarità della ricorrenza (soprattutto per le civiltà del Nord Europa) convinse però anche le istituzioni religiose ad ammetterne l’uso.”

(Dal sito Greenstyle)

origini albero Natale
Image by Darkmoon Art

“Secondo la tradizione, l’albero di Natale, così come viene usato oggi, nacque a Tallin, in Estonia, nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, attorno al quale giovani scapoli, uomini e donne, ballavano insieme alla ricerca dell’anima gemella.

Usanza che poi fu ripresa in Germania: si narra, tra le cronache di Brema del 1570, di un albero che veniva decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta.

Una cronaca di Strasburgo, invece, annota nel 1605 che per Natale i cittadini portavano a casa loro degli abeti, li mettevano nelle stanze, li ornavano con rose di carta di vari colori, mele, zucchero, oggetti di similoro.

Anche la città di Riga, in Lettonia, difende la sua tradizione che narra di essere stata sede del primo albero di Natale; proprio a Riga, infatti, si trova una targa scritta in otto lingue, secondo cui il “primo albero di capodanno” fu lì addobbato nel 1510.

Già nell’antichità, un rito pagano invitava a portare in casa, prima del nuovo anno, un ramo beneaugurante e nel Medioevo si diffuse la tradizione degli Adam und Eva Spiele, i giochi di Adamo ed Eva che prevedevano la ricostruzione nelle chiese dello scenario del paradiso in terra, proprio il 24 di dicembre, alla vigilia di Natale, con tanto di alberi di frutta, simboli dell’abbondanza e del mistero della vita.

In seguito, a questi alberi di frutta si cominciarono a preferire sempre di più gli abeti che possiedono la caratteristica magica di essere sempreverdi.”

“All’inizio, veniva considerato un uso protestante e solo nel ‘900 questa tradizione si diffuse anche nel mondo cattolico.”

(Tratto dal sito Fremondoweb)

Image by Prawny

Per concludere, andiamo a vedere il significato simbolico proprio dell’abete.

Ne parla questo bellissimo sito, Caverna Cosmica, e vi consiglio di leggere l’intero articolo al riguardo qui.

“Fin dall’antico Egitto l’abete fu considerato un albero della natività. Sotto le sue fronde nacque il dio Biblos, il prototipo dell’Osiride predinastico.

In Grecia era sacro ad Artemide, la dea lunare protettrice delle nascite.

Druantia, la dea gallica dell’abete, era considerata la madre dell’intero calendario arboreo. […]

L’abete insieme alla betulla è considerato dalle popolazioni dell’Asia settentrionale un albero cosmico.”

(Vedi anche l’articolo: “L’albero della vita”)


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