I POTERI DI GUARIGIONE DELLA DEA OSCURA

LA LUNA E IL SUO CICLO

“La vita dei primi abitanti della terra era sincronizzata con il ritmo del sole e della luna percepito come fasi lunari.

Notte dopo notte ammiravano la signora argentea in continua evoluzione nel cielo e la vedevano cambiare posizione, forma, colore, sparire e riapparire.

Dalla sua manifestazione gli antichi intuirono gradualmente la verità sul mistero della vita e della morte.

La luna cominciò a simboleggiare i temi della fertilità e della nascita, del tempo e del destino, del cambiamento e della trasformazione, i segreti dell’ignoto, la morte e la rigenerazione; fu percepita come il luogo in cui si trovavano i defunti, come il magazzino dei semi della vita e di conseguenza come essere femminile.

Secondo le credenze degli antichi, la luna era la forza che fertilizzava e accelerava la crescita di ogni nuova vita.

I cicli di accoppiamento degli animali, la natura stagionale del raccolto così come il ciclo mestruale femminile e la gravidanza rappresentavano il ritmico flusso e riflusso del potere fertilizzante della luna.

Gli antichi erano anche consapevoli del legame della luna con le maree. Si pensava che la luna regolasse l’acqua degli oceani, che fosse il grembo da cui era emersa tutta la vita.

La luna è sempre stata collegata al tempo e al destino.

Il primo calendario, risalente al 33.000 AEC (“Avanti Era Comune”, utilizzato in luogo di a. C. per denotare il tempo in una maniera che includa sia i cristiani che non cristiani) durante il Paleolitico superiore, sono sequenze di tacche incise nelle ossa e nell’avorio che misuravano il tempo secondo le fasi lunari.

Sui calendari venivano anche segnati i giorni del ciclo mestruale delle donne, i giorni adatti per il concepimento e i mesi lunari della gravidanza fino al parto.

La Dea Luna decideva, come le Moire (le Parche), la lunghezza della vita di una persona e l’intreccio del suo destino.

La luna incarnava la verità del cambiamento e della trasformazione per gli antichi che l’ammiravano ogni notte cambiare forma, posizione e colore.

I suoi movimenti costanti nel cielo, l’alternanza di luminosità e oscurità insegnavano loro che nulla è statico, tutto si muove in un flusso continuo di incremento e decremento, di morte e di rinascita.

La luna simboleggiava il ciclo di trasformazione e la capacità di ogni cosa di mutare, e questo potere di cambiamento risiedeva nelle donne che governavano i misteri del cibo, cuocendo il grano e trasformando l’erba in pane.

Attraverso questo potere, le donne trasformavano il sangue in latte per nutrire la nuova vita che si affacciava dai loro corpi.

Mentre il sole dominava le ore del giorno e nascondeva il passaggio della luna nel cielo, di notte la luna regnava incontrastata. Tutto era nascosto dalla coperta dell’oscurità notturna e la luna fu così correlata con tutto ciò che era nascosto e con i misteri di ciò che rimane sconosciuto.

Custodiva gli insegnamenti sui segreti della sessualità, della divinazione e della magia e proteggeva queste conoscenze dall’uso improprio che potevano farne coloro che non erano iniziati.

Il più grande mistero sulla morte e la rinascita era racchiuso nell’aspetto più segreto della luna, la sua fase oscura.

Le tre notti oscure e senza luna corrispondevano alla fine della vita, ma la quarta notte la luna rinasceva rappresentando un nuovo inizio.

Gli antichi credevano che i morti andassero sulla luna o sotto terra, da Madre Terra, per accedere ai ​poteri necessari alla rigenerazione.

Il serpente che perde la sua pelle e si rigenera come la luna calante e crescente, rappresentava l’incarnazione dei misteri di morte e rinascita e questo animale lunare divenne il simbolo del potere di trasformazione dell’energia femminile.

Notando la correlazione tra la durata di 29 giorni del ciclo lunare e del ciclo mestruale della donna, supposero che la luna dovesse essere femminile e la personificarono come la Grande Dea.

La Dea Luna nella sua fase luminosa donava vita e promuoveva la fertilità, nella fase oscura era la detentrice dei poteri distruttivi della natura.

Da un punto di vista moderno e razionale, una divinità può essere o benevola o malevola, non entrambe. Ma la sua natura duale non era contradditoria per chi la venerava; sia la sua luminosità che la sua oscurità, la creazione e la distruzione, erano visti come aspetti essenziali del processo vitale.

Il ciclo riproduttivo dell’universale Madre Luna, che si trasforma da nuova a piena a oscura, rispecchiava le fasi progressive di nascita, crescita, morte e rinascita di tutte le forme viventi.

(Leggi anche: “Celti ed Etruschi: il tempo del Sole e della Luna”)

Come Grande Madre simboleggiava il grande mistero della nascita e della morte, era la fonte di Fertilità da cui tutto nasceva e che tutto riassorbiva.

Ogni essere vivente risuonava del suo ritmo istintuale di emersione, realizzazione e compimento.[…]

In armonia con il ritmo lunare, tutta la vita si dischiude in spirali dal nuovo all’oscuro per tornare al nuovo.

Il movimento essenziale della natura è ciclico; il ciclo lunare è il simbolo del processo delle fasi progressive di rivelazione e continua rinascita di ogni forma di vita.

Contiene il battito ritmico della danza di Sole e Luna, batte il tempo della vita che si crea, si realizza e si distrugge solo per rinascere nuovamente.”

Ho tratto queste pagine dal libro “I MISTERI DELLA LUNA OSCURA – I poteri di guarigione della Dea Oscura” di DEMETRA GEORGE, che consiglio di leggere a tutti e che, se introdotto nelle scuole, cambierebbe il mondo.

Vi consiglio anche di seguire il blog perché in un prossimo articolo continuerò a condividere questo capitolo parlandovi della DEA OSCURA, la terza fase lunare, che spiega bene come l’approccio lunare e ciclico alla Vita e alla Morte fosse una vera e proprie MODALITA’ COGNITIVA e come tutto ciò sia andato distrutto, cancellato e deformato.

Queste condivisioni non hanno nessuna intenzione di creare rabbia o dispiacere, ma

1. l’intento assoluto di COMPRENDERE il perché e le radici di tutti i malesseri della nostra epoca e
2.  di riabilitare le nostre capacità di accesso ai misteri lunari, grazie.

VUOI SAPERNE DI PIU’? CONTINUA QUI! L’articolo continua, tratto dallo stesso libro…

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Il Bosco Femmina, Sonia Serravalli 

Chi sono
La donna che scrive nel bosco

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