LA VITA SEGRETA DEGLI ALBERI
E LE FORME DI COSCIENZA DELLA NATURA
Sto scrivendo questo pezzo mentre cammino in un bosco.
È un vero peccato che il mondo delle forme energetiche che abitano negli alberi e attorno agli alberi sia stato ridotto, nella narrativa dei tempi moderni, a un fantoccio. Ossia, l’avere reso una caricatura o un fumetto queste presenze, sotto forma di fate, gnomi e quant’altro.
L’uomo moderno ha commesso il grande errore di non sapere interpretare questi racconti – oppure essi sono stati falsati volontariamente, per spezzare la nostra connessione.
Si tratta, infatti, di forme energetiche con diversi gradi di coscienza che, in una loro gerarchia determinata da questi diversi livelli, non solo abita l’ambiente e diversi esseri viventi del mondo vegetale e minerale. Ma pare letteralmente far sì che le molecole diventino vita, che la linfa e gli altri elementi si muovono, che gli atomi stiano insieme, che le forme di vita possano autocurarsi.
Praticamente, quelli che finora abbiamo chiamato gnomi, folletti, fate, salamandra e quant’altro, non sono in realtà che forme di semi-consapevolezza e di consapevolezza che tengono su la vita, il movimento, la riproduzione.
E che solo apparentemente sono invisibili o impercepibili per l’essere umano.
Potere interagire con queste forme, bolle o luci di consapevolezza in vario grado richiede un lungo esercizio nell’acuire i propri sensi superiori, nella meditazione e gli stati meditativi.
Ma soprattutto ciò che ci ha impedito questa interazione sensoriale e ultra-sensoriale fino ad oggi è stato semplicemente il fatto che nessuno considera neanche più la possibilità di provarci.
Diamo per scontato che non possiamo essere sentiti, percepiti, che non possiamo percepire, e addirittura che queste forme pulsanti di coscienza non esistano.
Come puoi parlare con un albero, con il vento o ricevere i benefici dell’acqua del mare, di un ruscello o di un lago se non prevedi nemmeno la possibilità che dietro ciò che vedi ci sia molto, ma molto di più?
Vi lascio ora a qualche stralcio di brani tratti dal libro “LO SPIRITO DEGLI ALBERI – Una chiave per la vostra espansione”, per approfondire questo argomento in un prossimo articolo (categoria: natura).
“Nel corso dei secoli, mistici e chiaroveggenti hanno descritto ciò che vedevano attraverso il velo delle percezioni ordinarie: Jacob Boehme, William Blake, G. W. Russell, Helena Blavatsky, Rudolf Steiner, per citarne solo alcuni. Quasi tutti hanno avuto esperienze grazie alle quali hanno scoperto cosa si trova al di là della realtà consensuale.
GLI SPIRITI ELEMENTALI
Nel XVI secolo, il medico e alchimista Paracelso, che era anche professore all’università di Basilea, divise il mondo degli spiriti della natura nei quattro elementi del Fuoco, dell’Acqua, dell’Aria e della Terra, seguendo in questo modo i principi della cultura classica.
Bisogna specificare che questi quattro elementi classici non sono elementi chimici, ma denotano i quattro stati in cui questi ultimi (spiriti elementali) si possono presentare: liquido, gassoso, solido e incandescente. […]
Agli esseri umani gli spiriti elementali si presentano in genere in gruppo, mostrando una coscienza vaga e collettiva, strettamente collegata alla presenza dei loro elementi.
I chiaroveggenti hanno spesso descritto forme simil-umane, come quelle dei graziosi spiriti dell’acqua, che quasi sempre sono femminili.
Gli spiriti del fuoco controllano le sottili emanazioni dei semi che stanno per germogliare e delle onde elettromagnetiche che tengono uniti i banchi di pesci gli stormi di uccelli.
Aiutano inoltre le formiche e gli altri insetti forniti di antenne a comunicare fra di loro. […]
Ma il loro compito più importante riguarda la riproduzione sessuale di tutte le specie.
Nel caso delle piante, essi controllano i processi calorici attraverso cui i semi maturano.
Gli spiriti dell’aria prosperano al suono della musica o di qualunque altra corrente di aria modulata.
Portano la luce alle piante, spargono il polline e i semi più piccoli e vegliano sul volo di insetti e uccelli. Trasportano i profumi dai fiori agli insetti per distanze incredibili, o gli odori da un animale in calore al suo possibile compagno. […]
Gli spiriti dell’acqua sono “i farmacisti del mondo e senza la loro attività nessun tipo di trasformazione della materia potrebbe avere luogo” (Steiner).
Negli alberi essi si muovono facendosi trasportare dalla linfa.
Fanno la guardia a fonti, sorgenti e ruscelli, e anche ai laghi e agli stagni abitati dalle ninfe.
Gli spiriti della terra, o gnomi, sono interamente “fatti di intelligenza attiva, intelletto attivo, abilità attiva, logica attiva” (Steiner).
Possono penetrare in ogni roccia o minerale. Mettono in comunicazione il mondo minerale con quello delle piante. Queste ultime, in cambio, restituiscono attraverso le radici ciò che le foglie ricevono dall’acqua, dal sole e dalle stelle.
Gli gnomi sono dei messaggeri, trasportano le idee dell’universo a ogni pietra e cristallo.
Gli esseri elementali sono gli architetti nascosti della natura e operano ovunque.
Trasportano l’intelligenza che permette anche ai nostri corpi di funzionare e senza la quale non potremmo vivere.
Nella cultura occidentale queste cose sono rimaste dimenticate solo per qualche secolo, un periodo breve, ma abbastanza lungo da generare non solo una mentalità prevalentemente razionale nella maggior parte della gente, ma anche un rifiuto duro e spesso violento di tutto ciò che appare irrazionale e inspiegabile.
Come se fosse possibile spiegare in che modo alcune reazioni elettrochimiche in un organo chiamato cervello possono dare vita alla personalità dell’uomo. […]
Chi può provare che le reazioni elettrochimiche al di fuori della sfera umana non siano legate a un qualche genere di coscienza? E chi può dire che la coscienza ha necessariamente bisogno della presenza di reazioni elettrochimiche?
Essa potrebbe essere la causa e non l’effetto, una causa che forse può anche produrre altri effetti, di tutt’altro genere. […]
Dalla pubblicazione del best seller “The secret life of the plants” “La vita segreta delle piante) alla fine degli anni Settanta, milioni di persone si sono aperte all’idea che le piante vivano in qualche modo al di là del mero livello biochimico.
Leggi anche: “Piccolo popolo e spiriti della natura”
Il libro di Peter Tomkins contiene molti dati sulle reazioni emotive delle piante. […]
Esse rispondono positivamente ai pensieri amorevoli dei loro possessori, anche se questi si trovano molto lontano, e riconoscono, reagendo con una frenetica attività elettrica, coloro che hanno ucciso le loro compagne.
Tomkins, tuttavia, capì che il suo pubblico in quel periodo non era ancora maturo per andare più a fondo nell’argomento della coscienza della natura, e perciò non incluse nel suo libro informazioni sugli spiriti della natura.
Nel volume seguente del 1997, “The secret life of nature” (La vita segreta della natura) fece questo passo.
Tomkins basa i suoi convincenti e argomenti sul lavoro di due teosofi, Charles Leadbeater e Annie Besant, che, grazie a un corso intensivo di yoga in India, tenuto da una guida esperta, avevano sviluppato organi interni per la percezione sottile.
I loro poteri yoga avevano dato loro la capacità di vedere anche a livello microscopico. Senza strumenti di laboratorio, essi esaminavano tutti gli elementi chimici conosciuti a quel tempo. […]
I due descrivono tutti gli elementi, riportando il numero esatto di quelli che oggi sono chiamati quark, e che non erano mai stati postulati dalla scienza prima degli anni Settanta.
Leadbeater e la Besant continuavano i loro studi e i risultati furono inclusi nelle edizioni aggiornate di “Occult chemistry” nel 1908 e del 1951.
Essendo troppo avanti rispetto alla scienza ufficiale, il loro lavoro fu deriso.
I due teosofi però avevano descritto la struttura dei nuclei atomici 14 anni prima della loro effettiva scoperta, dei neutroni 24 anni prima e dei sei diversi tipi di quark 60 anni prima che fossero osservati dalla fisica ortodossa.
Solamente verso la metà degli anni Ottanta una delle principali autorità inglesi sulla fisica delle particelle, il dottor Stephen M. Philips, scoprì il loro libro e iniziò a integrare le scoperte dei due teosofi con l’odierna fisica dei quanti.
Gli stessi Leadbeater e Besant la cui visione yoga aveva oltrepassato di molto le conquiste degli scienziati ortodossi e i loro giganteschi super colliri, usavano le loro abilità psichiche per studiare il mondo degli spiriti della natura. […]
Le loro dichiarazioni sono completamente in accordo con i racconti raccolti in tutto l’emisfero settentrionale nell’arco degli ultimi tre millenni. […]
Tratto dal libro “LO SPIRITO DDEGLI ALBERI – Una chiave per la vostra espansione”
Grazie 🙏
A te Giuseppe!
Grazie Sonia. Ti sento molto vicina. Buon lavoro a te 💚
Grazie di cuore!