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QUATTRO DONNE IN UNA

La Donna terrena, la Strega, la Bastarda, l’Animale selvatico

In questi giorni, parlavo con un’amica più anziana di me. Nel nostro fitto scambio su relazioni e sul sentire di una donna nella seconda metà della sua vita, mi ripeté più volte uno scenario in cui devo dire mi riconosco perfettamente.

Dentro di noi, nell’età matura – se una donna ha vissuto appieno tutte le sue fasi delle varie età – ci sono in realtà QUATTRO DONNE, non una.

Lo so, lo so, magari avrete sentito parlare dei quattro archetipi di Miranda Gray, ma la mia amica che non ne sapeva niente ha individuato quattro figure diverse.

Un uomo che incontra noi non incontra una donna: in realtà deve vedersela con quattro donne in una…

Ossia, la Donna terrena (amante, madre, compagna), la Strega, la Bastarda e l’Animale selvatico

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LA DONNA TERRENA

E’ l’amante di cui l’uomo s’innamora. Molti uomini sono convinti che la donna che hanno incontrato sia “solo questo”, in realtà, man mano che la conoscenza si approfondisce, dietro di lei compariranno ben presto altre modalità, altri comportamenti, altre figure che, a seconda degli eventi e degli ostacoli, reagiranno in maniere diverse.

La parte della donna terrena, con tutti i suoi modi di fare da amante, da mamma, da compagna, è genuina in tutto ciò che la coinvolge e che condivide con il compagno. Ma non è la sola forza che si muove in una dona matura.

E’ la prima parte di una donna che si mostra al mondo ed è, quindi, la prima parte che un uomo conosce di una donna.

Consciamente o molto più spesso inconsapevolmente, gli uomini temono il femminile proprio perché in fondo in fondo sanno che, dietro la compagna, l’amante, l’innamorata, si nasconde un intero universo che è, appunto, il “femminino”, non la singola donna…

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Foto di Enrique Meseguer

LA STREGA

È quella parte della donna (analizzata anche dalla sopracitata Miranda Gray) che la mette in comunicazione con il proprio potere invisibile e con Madre Terra e gli elementi tutti.

È la parte che le permette di seguire la propria intuizione, di tenere puliti i propri istinti e di riuscire, grazie a questa accordatura mente-cuore-centro sessuale, a trasformare se stessa e le cose attorno a sé.

Quindi anche a guarire, a curare, a trasmutare atteggiamenti, abitudini, eventi…

Una parte del femminino molto temuta da circa mille anni a questa parte… e che, grazie al cielo, sta riemergendo a gran voce negli ultimi decenni.

(Leggi anche: “La donna strega”)

LA BASTARDA

È quella parte della donna matura che difende a spada tratta sia le conquiste acquisite negli anni, sia rigidi schemi mentali e di comportamento.

È la parte che vaglia gli altri, che protegge, che instilla però anche il dubbio e che fa di tutto per mettere “in cattiva luce” un aspirante pretendente. E’ la spietata giudicatrice, la voce che sotto sotto ti dice di lasciare perdere, l’avvocato del diavolo.

Come tutte le nostre parti, può essere utile in una certa misura, se eccessiva può portare danno e chiusure.

La bastarda collabora in una buona dose con la figura che segue, “l’Animale selvatico”.

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L’ANIMALE SELVATICO

E’ presente in qualunque donna matura, a meno che non sia stato del tutto bastonato e spezzato negli anni precedenti, dunque frustrato e finito a far danni nell’inconscio.

La parte dell’Animale selvatico in una donna è quella spinta che la spinge, di botto, ad andarsene lontano, a scappare via, a saltare via, a fuggire senza freni.

Quando nel corpo di una donna parla l’Animale selvatico, tutto il resto della persona non sente ragione. La donna che ha l’Animale selvatico attivo mette tutto in secondo piano pur di assecondare quell’energia dinamica e potente che la porta a fuggire via da una situazione, magari per correre verso spazi propri, totalmente personali, in cui stare con se stessa e non lasciare entrare nessuno.

L’animale selvatico contribuisce ad operare guarigioni su una donna ferita, ad aprire squarci in una routine stagnante, a smuovere le situazioni affinché si trasformino, a rigenerare il corpo, la mente e il cuore della donna… La sua energia è pre-potente, è realmente quella dell’animale selvatico che scappa via per ritrovare il suo ambiente sicuro nella selva profonda. Nessuno può fermarlo.

Tuttavia, se questa parte di energia viene lasciata totalmente allo sbando, rischia anche di causare danni alle relazioni a causa di puri fraintendimenti e problemi di comunicazione tra le parti.

——-

La mia amica ha ragione, ed è ora che qualcuno lo spieghi bene agli uomini: quando incontri una donna matura, davanti a lei ti troverai ad affrontare la schiera di queste quattro sentinelle.

Il fatto che non siano visibili agli occhi, come al solito, non ha nessuna importanza. Perché esse esistono, coesistono, collaborano e sono super-coese nella difesa del femminino e, molto spesso, al di fuori del controllo della donna stessa.

La donna può imparare a bilanciare queste quattro parti nel tempo, a dialogare con esse, a conoscerle meglio e ad utilizzare quella giusta nella situazione giusta; l’uomo dovrebbe sapere in partenza che una donna non è mai soltanto “una donna”…

Mi farebbe molto piacere se, qui sotto nella parte dei commenti al blog, mi raccontassi se ti ci ritrovi, se sei una donna, o, se sei un uomo, dopo questa descrizione, se ti è capitato di riscontrare queste forze in una donna.


Grazie a chiunque abbia contribuito finora scegliendo uno o più dei miei libri

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(Femminile e Maschile; Fiamme gemelle, crescita personale, spiritualità, romanzi, downshifting, poesie…)

Per aiutarti: ARMONIZZAZIONE DELL’ANIMA

Il mio canale YouTube (Sonia Serravalli)

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6 Commenti

  1. Cara Sonia più mi addentro nel bosco femmina è più scopro lati sconosciuti di me stessa. Di queste 4 figure forse l’unica che non riconosco è la bastarda magari perché sono un’empatica e quindi prima di diventare bastarda mi metto nei panni dell’uomo che sto per demolire o forse perché semplicemente non si è ancora risvegliata in me. Grazie per il tuo leggerci ed esprimere in maniera così limpida l’essere umano

  2. Si in età matura riconosco la presenza di tutte e 4 le donne in me.. Coesistono, ogni tanto una prevale sull’altra. Le difendo e le proteggo, preferisco tenerle nascoste e svelare poco. suscitano timore sia in uomini che in quelle donne che fuggono da sé stesse.
    Grazie

  3. In realtà credo di aver sempre percepito fin da giovane queste differenti tipologie. La strega ad esempio, fin da bambino mi ha sempre affascinato (e contemporaneamente impaurito o meglio inquietato..) cone figura. Ma probabilmente l’aspetto spaventoso era legato a fiabe che si raccontano ai piú piccoli, al mondo dell’aninazione, dei film che vedevo (Suspiria, Inferno, la casa ecc)) della letteratura ( pure qui Thomas DeQuincey con Suspiria de Profundis e molti altri) .
    Peró l’idea che ho della componente “stregonesca” di ogni donna, così come quella della donna terrena, dell’animale selvatico o della bastarda sono molto vicine, simili a quelle tu hai magnificamente descritto. Trovo tutto questo così affascinante..non lo vedo come un limite, un pericolo o qualcosa da evitare, anzi come spinta o motivo di crescita personale, perché esce dal prevedibile e da una possibile (se non probabile..) monotonia, da una rischiosa “noia” e consuetudine che potrebbe portare una relazione ad uno scarso interesse, a mancanza di vitalità e complicità, poca interazione, ad una relazione stanca, energeticamente bassa. Non so se sono pochi o tanti gli uomini che hanno questa idea e questi sentori, queste sensazioni, io personalmente sono molto soddisfatto di aver letto ed appreso queste tue constatazioni, e sono convinto che tali condizioni possano essere addirittura essenziali (come credo tu intenda) in una donna per essere davvero completa, saggia e sicura.di se stessa. Oltre a rappresentare con molta probabilità un importante step maschile, una sfida evolutiva determinante e rafforzante (e forse da accettare, anzi da accogliere come una benedizione).

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