preparativi per l'inverno

PREPARARE LA CASA PER L’INVERNO

PREDISPORCI ALLA STAGIONE FREDDA

Questo articolo mi è stato ispirato da un’amica, un’artista russa che vive sulle nostre colline (e che può ospitare!), con cui sto tenendo una fitta corrispondenza in questi tempi segnati da tanto buio e da tanta luce.

Una luce che ci sta permettendo di riconoscere per il paese tutti i nostri “parenti di anima”.

Ci eravamo incontrate durante il mio #ilboscofemminaontour di maggio 2021, in cui ero partita per venti giorni a incontrare lettori e collaboratori in giro per tre meravigliose regioni italiane.

In questi giorni stiamo parlando di come preparare la casa per l’inverno.

prepararsi all'inverno
Foto di Jill Wellington

Ebbene sì, perché la casa va preparata, così come noi stessi dobbiamo prepararci e predisporci alla stagione invernale: del rallentamento delle energie e dei movimenti, la stagione dell’intimità e dell’interiorità, della reclusione, dell’oscurità, del letargo.

Affinché la nostra “traversata degli inferi” (che ha inizio con i giorni di Samhein – divenuti poi Halloween) sia il più confortevole e solida possibile.

Insomma, preparare la casa per l’inverno dovrebbe essere un po’ come preparare una nave ad affrontare il mare aperto, sapendo che là l’aspettano tormente, temporali, mulinelli incontrollabili e onde altissime.

Perché tale è la potenza energetica dell’inverno, lo sanno bene le persone meteoropatiche.

Essendo il contrapposto della primavera/estate e avendo assistito a quanta potenza e regalità esse portano con sé, non possiamo aspettarci una forza minore dall’altra parte. È tutto naturale e nell’ordine giusto delle cose.

Il nostro nido dovrà essere caldo, colorato, morbido dentro e spesso sull’esterno.

Avere un buon odore, essere ben attrezzato sia per scaldarci che per trasformare la materia uscendo dal guscio il meno possibile: vettovaglie e forno adatto per cuocere torte, pane, pizze e creare qualunque manicaretto porti allegria e calore a noi e ai nostri ospiti, organizzare serate in compagnia…

preparare casa per l'inverno
Foto di Maxx Girr

@ Dovrebbe presentare i giusti colori e materiali, in grado da abbassare il nostro naturale e istintivo senso di allarme di fronte a una tormenta di neve o a mesi di invisibilità (foschie e nebbia).

Quindi, via libera a tappeti morbidi e colorati, possibilmente in fibre naturali, e a cuscini che ci mettano di buon umore e che sostengano adeguatamente il nostro collo e capo nelle sere di lettura di un meraviglioso libro.

Via libera a tende nuove, o a montare le tende che non avevamo mai montato, per aumentare il nostro grado di intimità e affinché nessuno più possa scorgerci da fuori.

La tovaglia e i tovaglioli potranno essere ulteriori “aiutini” speciali per allietare una serata tra persone care, dare colore, un tocco artistico, emanare colori caldi, che uniscono e insieme esaltano il colore e l’effetto del vino.

@ Dovrebbe avere il profumo giusto, che spesso sarà un melange di profumi: va bene bruciare incensi, quelli che ci fanno bene allo spirito e privi di chimica, foglie di salvia bianca fatte essiccare, candele profumate – anche qui naturali, prive di sostanze nocive – e tutti questi aromi si andranno ad abbracciare e a sposare, a seconda delle nostre case e delle nostre preferenze, con l’odore delle mele cotte, del pane, del cioccolato caldo, delle castagne cotte al caminetto, della legna e quant’altro.

@ Pulizie: partiamo da una pulizia approfondita di ogni angolino (dove non arriviamo mai).

Riaggiorniamo le scorte di spezie, ingredienti e prodotti di scorta, eliminando quelli eventualmente scaduti o usandoli se sono sotto scadenza. 

E mettiamo del sale grossso negli angoli per ripulire le energie del luogo (e peer l’umidità).

@ I nostri conviventi di altre specie.
Se convive con noi un animale da compagnia (o più di uno), pensiamo anche a un suo angolo caldo, esclusivo per lui, lei o per loro.

Ciò darà maggiore pace all’animale e insieme al lato animale in noi, facendoci sentire ancora più pronte ad affrontare il mare aperto, ben tappate dentro e protette in cambusa – noi e i nostri compagni pelosi.

Poi ci sono le piante. Nelle stagioni fredde dismettiamo il fertilizzante e annaffiamole il giusto che richiede l’ambiente in cui le abbiamo poste e il grado di umidità o meno di casa nostra. Cerchiamo di disporle vicino alla luce naturale, che sarà molto meno, nei vari angoli della casa, rispetto a quella che nelle stagioni calde magari riusciva ad arrivare dappertutto.

(Leggi anche: “Piante in casa e loro funzione”)

@ Scorte.

Fai scorte di cibo buono e biologico, di tutto ciò che si possa mantenere nel tempo!

Congela verdure e passate, fai scorta di cereali e legumi, fai scorta di legna o di pellet, fai scorta (bio) di farine, di spezie, di frutta secca e di castagne, fai scorta di miele (di api selvatiche, da arnie locali o da altre fonti sostenibili!), di tisane, di olio d’oliva, di aceto di mele e di caffè. Impara dagli scoiattoli e dagli orsi.

Impara dal bosco come si affrontano i periodi di passaggio e gli inverni…

preparativi inverno

@ I rituali.

Poi, non scordiamo i rituali. Per qualcuna di noi potrebbe essere anche semplicemente quello del tè o del caffè di moka, con la loro preparazione lenta, effettuata con cura, regolarmente, ogni giorno a quell’ora: l’ora della coccola.

Per altre possiamo aggiungerci il momento della preghiera, o della meditazione (ciascuna/o a propria maniera e secondo la propria scuola di vita incontrata finora), per rafforzare l’umore e lo spirito di fronte agli spettri delle stagioni fredde, agli sbalzi d’umore e all’indebolimento del corpo rispetto a come invece ci sentiamo in primavera. Pratiche assolutamente necessarie se si vuole arrivare a dominare (“Domina” – e poi Regina) la propria vita.

A questo riguardo, ricondivido con te anche questo articolo, che spiega come costruirsi e trattare un proprio altare personale.

@ Il giardino, il balcone, la terrazza, qualunque spazio esterno.

Infine, pensiamo a predisporre anche i nostri spazi esterni per l’arrivo delle “tempeste di buio e freddo”. Facciamo in modo che esse passino facendoci meno danno possibile e potendole accogliere senza più tremare.

“Salviamo” dunque dal giardino qualunque materiale deperibile sotto l’effetto delle piogge e dell’umidità, o qualunque oggetto che potrebbe esserci portato via dal vento: riponiamo in cantina o nell’armadio cuscini, teli, amache, ritiriamo le piante che non sopravviverebbero, accatastiamo ciò che deve essere coperto da nylon o altro e non scordiamo fuori niente che le grinfie dell’inverno potrebbero segnare.

Detto tutto questo, che cosa manca?

Beh, direi il cuore, e il cuore dei giorni e dei mesi che vengono è: FARE RETE.

Fare rete nella mia lingua significa:

unirsi, restare in stretto contatto, telefonarsi, raccontarsi, incontrarsi dal vivo ogni volta possibile davanti a una buona e sana tisana, accendere un caminetto insieme, cucinare insieme, scambiarsi i pasti, organizzare serate a tema, confidarsi e… lavorare a piacevoli e rinvigorenti progetti comuni – oggi come mai prima.

Fare rete nella mia lingua significa non preoccuparsi di quanto forte strilleranno “quelli della tempesta”, là fuori, e concentrare tutto il proprio amore (protetto dal freddo e dal vento) e tutte le proprie attenzioni sul creare e cuocere, creare e cuocere per i mesi in cui staremo nel nido, affinché la primavera che verrà, dopo la traversata del mare aperto, possa trovare il nostro composto pronto per regalargli una fioritura orgasmica.

Adesso, lavoriamo sulla rete: siamo sempre stati uniti ma mai come oggi i fili che ci connettono stanno diventando visibili e, non lo vedi? Sono bellissimi.

Che ciascuna di noi possa tesserli, rafforzarli o inanellarli con apporti preziosi. Io ci sono.

Nessuno di noi è solo.

E quando arriverà l’oscurità ricordati ogni giorno come un mantra che essa è sempre solo di passaggio, che fa il suo giro ogni anno (o metaforicamente ogni ciclo di epoche) e che c’è anche lei, anche lui, anche lei e poi lei e poi lui, e che ci sono anche loro, e che ci sono anch’io.

Buoni preparativi a tutte!

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