seconda adolescenza

UNA SECONDA ADOLESCENZA

LA TUA VERA CHANCE

Quante volte hai pensato che ciò che non hai fatto, detto, sperimentato, osato nell’adolescenza sia perso per sempre?

Ebbene, vuoi la verità? Non è vero.

È semmai vero il contrario: se lo vuoi, potrà esserti data una seconda chance, in cui tu potrai esprimerti e ottenere molto di meglio di quanto avresti fatto quando non eri pronta/o: non eri ancora una persona realmente liberata.

Una seconda adolescenza è una seconda chance per essere se stessi.

E’, a dire il vero, una seconda chance per mille e più cose.

Per vivere con spensieratezza e consapevolezza rare ciò che, quasi sempre, nell’adolescenza ci causava complessi, timidezza, inibizioni, freni, senso d’inferiorità o insicurezze.

È anche una seconda chance per rilanciare la nostra energia psicofisica, che in un corpo sano viene rinnovata grazie alla liberazione da condizionamenti esterni e schemi mentali che la tenevano sopita o inibita (e no, non era colpa degli anni!).

gioia di vivere
Photo-Poetry Sonia Serravalli

Una seconda adolescenza è una seconda chance per vivere appieno come vogliamo e farci conoscere per quelli che siamo e in cui crediamo e che desideriamo veramente.

Questo avviene una volta superati i riflessi automatici e i condizionamenti familiari e sociali che, nella prima adolescenza, ci hanno tarpato le ali e magari hanno impostato la nostra vita in un modo che non era il nostro – nostro malgrado e con la nostra accondiscendenza.

Una seconda adolescenza è finalmente l’opportunità di fare tutto ciò che ci siamo preclusi nella prima. Ma con la saggezza di due decenni dopo (o tre).

È la chance buona per parlare quando prima non avevamo mai osato parlare; per saltare su quel palco quando quella volta ci ha frenati la vergogna o la timidezza; per mettere al suo posto quella persona che prima ci faceva sentire in difetto; per buttarsi a ballare per quella volta in cui ci siamo frenati – tradendo noi stessi… Limitando la nostra vita, sopprimendo i nostri veri sogni e desideri – anche nei piccoli gesti quotidiani.

E questo in mille e mille evenienze: una seconda adolescenza scelta e consapevole è il tuo momento per completare i cerchi, per riparare il passato, per soddisfare quel tuo desiderio, per prendere il tuo posto nel mondo – sia in un posto di lavoro, in famiglia, nel tuo stile di vita, sia in un bosco, in un viaggio, in un’attività sportiva o durante una serata di karaoke!

seconda adolescenza
Photo-Poetry Sonia Serravalli

ESPLOSIONE SACRA E PREMESSA

La spinta di “vivere una seconda adolescenza” viene normalmente quando, in genere tra i quaranta e i cinquanta (ma a volte anche dopo), succede qualcosa che ci fa cambiare drasticamente vita.

(Comprenderai, dunque, che in questa fase storica il fenomeno sta riguardando molti esseri umani, se pronti a cogliere questa occasione).

Questo, se siamo persone che hanno lavorato al proprio benessere psicofisico e alla propria crescita personale/consapevolezza, può dare adito a una liberazione senza precedenti in termini di vecchie credenze, vecchi schemi mentali e vecchi modelli applicati a noi stessi e al mondo.

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Nel mio caso, ho sentito forte questa spinta grazie alle svariate e ripetute restrizioni dell’ultima annata.

Il fatto che le restrizioni anti-Covid ci abbiano tolto così tante occasioni di socievolezza e abbiano tanto inciso sulla solitudine e sull’isolamento delle persone ha fatto da detonatore alla mia già carica consueta voglia di vivere – e a tutte quelle occasioni che, in realtà, avevo perso prima, per causa mia.

Questo ingrediente, con l’esplosione della primavera e la riapertura collettiva, ha fatto clic a effetto domino con una serie di step che avevo interiorizzato di recente; con una serie di forme di liberazione mentale che avevo già messo in atto, anche in quel doloroso ma proficuo isolamento – e con intuizioni profonde sulla nostra vera natura e sullo scopo da perseguire.

Ne è nata quell’esplosione sacra, tipo big-bang personale, che mi ha permesso di entrare a pieno titolo in una seconda adolescenza invocata e scelta. Da cui posso descriverti chiaramente questo tipo di illuminante esperienza – augurandoti di viverla.

CHE INGREDIENTI SERVONO

Che ingredienti servono perché ciò avvenga e possa essere vissuto davvero, appieno?

– Un aumento della consapevolezza del singolo su se stesso e sui propri rapporti con gli altri e con il mondo.

Amore per se stessi.

Salute psicofisica e voglia di vivere.

Gratitudine ed entusiasmo – o nulla di tutto ciò può neanche lontanamente realizzarsi.

– Di conseguenza, la capacità di percepire i miracoli quotidiani e la bellezza insita in qualunque cosa.

– Una buona dose di sana e sacra follia (l’indifferenza ai giudizi degli altri, la capacità di cambiare idea in ogni momento, l’intuizione di un gesto imprevedibile, la capacità di vedere oltre certi divieti consolidati, ecc.). Ingrediente-base anche questo!

Direi che con questi ingredienti siamo a cavallo.

Basterà che cada un grosso muro e ti ritroverai proiettata/o direttamente dentro la tua grande e sacrosanta seconda chance.

La seconda adolescenza che non speravi neanche potesse esistere.

seconda adolescenza
Photo-Poetry Sonia Serravalli

LE DIFFERENZE TRA LA PRIMA ADOLESCENZA E LA SECONDA

  • La prima adolescenza non è scelta – ed è spesso subita, peraltro senza libretto di istruzioni e senza nessuno che ci guidi (cosa che avveniva invece in passato coi rituali di iniziazione);
    la seconda adolescenza è scelta, desiderata consapevolmente come si può scegliere di avere un figlio: con grande amore, entusiasmo e buona disposizione d’animo.
  • Durante la prima adolescenza, non sappiamo chi siamo e spesso neanche ciò che vogliamo: crediamo di volere ciò che ci hanno insegnato si dovrebbe volere.
    Nella scelta di una seconda adolescenza, possiamo finalmente rivivere la spensieratezza della prima (con ancora maggiore leggerezza) perché finalmente ci siamo liberati da tante zavorre e possiamo goderci con gioia sia i nostri desideri autentici, sia la loro realizzazione.
  • Nella prima adolescenza siamo esposti a pericoli reali (fisici, emotivi, sentimentali e psicologici); nella seconda adolescenza possiamo vedere questi pericoli da fuori e scegliere solo quelli risolutivi e costruttivi e scartare quelli futili e distruttivi.
  • Nella prima adolescenza generalmente facciamo le cose per compiacere gli altri e per cercare di aderire a un copione virtuale e illusorio che crediamo di aver colto o riconosciuto come valido e che crediamo essere quello a cui doverci conformare per essere accettati, amati e stimati dai nostri simili.
    Nella seconda adolescenza possiamo buttare tutto questo nel water e aderire semplicemente al nostro sentire profondo, che è anche la bussola unica ed esclusiva della nostra anima e della nostra unica ed esclusiva missione in questo mondo.
  • Nella prima adolescenza siamo pieni di complessi (brufoli, rotondità, capelli, naso storto, cellulite, altezza e un’altra infinità di dettagli fisici che possiamo demonizzare), di frammentazione (tra noi e il nostro corpo, tra noi e gli altri e soprattutto tra tutte le nostre diverse pulsioni) e siamo anche in preda a cariche ormonali tali da non permetterci, tra la loro portata e la nostra poca esperienza di mondo, di essere i veri protagonisti delle nostre scelte.
    Nella seconda adolescenza, così come dovrebbe essere, siamo finalmente passati (dopo un lungo viaggio e tante tappe intermedie) dallo stato di schiavi a quello di Re e Regine. In tutti gli ambiti della nostra vita.
    Da questo stato, viversi una seconda adolescenza corrisponde a pura estasi nello stato terreno.
    Per chi è su un percorso spirituale: a portare lo Spirito nel corpo, a poter vivere la Sessualità sacra (che si segua il Tantra o il Taoismo o entrambi) e a poter finalmente congiungere l’alto con il basso, i piaceri terreni con l’evoluzione personale e transpersonale.
  • Nella prima adolescenza i nostri gusti erano ancora da affinare: erano più o meno rozzi, o ordinari, semplicistici, o copie dei gusti delle mode o del “mainstream”. In tutte le esperienze vivibili, dai sapori, alla musica, ai tessuti, ai luoghi scelti…
    Nella seconda adolescenza i nostri gusti si sono affinati parecchio e possiamo vivere tutto a un livello di qualità superiore e soprattutto molto più intensamente e profondamente – a trecentosessanta gradi.
  • Nella prima adolescenza non eravamo indipendenti economicamente = non eravamo liberi.
    Nella seconda adolescenza decidiamo noi come gestire le nostre spese, i nostri movimenti e il nostro tempo.

seconda adolescenza

COSA VIVRAI, IN DEFINITIVA?

  • Avrai la possibilità di comprendere e di vedere nella pratica che più ti diverti e gioisci tu, più fai stare bene anche gli altri. Contrariamente a quello che pensavi, scoprirai che a stare solo bene non si perde qualcosa (soldi, reputazione, stima, ruoli, idee, solidità), ma lo si guadagna.
    Perché avrai il diritto e il potere di dare il via a un circolo energetico virtuoso che queste cose le decuplica, anziché privarti di esse.
  • Avrai la possibilità di mettere in pratica tutto ciò che hai imparato. Di passare, se non l’hai ancora fatto, dalla teoria alla pratica, dai libri alle dimostrazioni, tutto il giorno, in ogni scambio, ad ogni bivio, in ogni parola che pronuncerai e gesto che compirai.
    Potrai così anche finalmente goderti i risultati e le esperienze di tutto il bagaglio di saggezza che hai accumulato, e vedere come esse siano diverse se vissute con questo spessore, e con questa libertà.
  • Potrai riparare alla tua fallace idea che il tempo non basti mai e che non avrai vissuto abbastanza prima di morire.
  • Se ti sarai affrancato/a abbastanza dai fantasmi della tua mente, e/o avrai avuto accesso alle conoscenze e pratiche di scuole di pensiero come Tantra, Taoismo, Alchimia, Sciamanesimo, per fare alcuni esimi esempi, vivrai ogni esperienza sensoriale e sensuale come amplificata.

(Leggi anche: “Sessualità sacra tra i due principi primordiali”)

A questo punto, non mi resta che augurare a tutti di imboccare questa strada, che di lacrime ne abbiamo già versate abbastanza, di sensi di colpa ne abbiamo fatto indigestione e di dazi da pagare abbiamo già scontato ogni abbonamento. Non giova a nessuno continuare a nutrire queste cose.

Buon divertimento creativo e contagioso.

Buona sana e sacra follia.

Buona rinascita e buon ringiovanimento a Corpo e Mente.

Buon lavoro nella produzione di gioia e amore per te e per gli altri.


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